Annata record per caldo e siccità iniziata con germogliamento anticipato e successiva gelata tardiva intorno al 20 aprile che ha colpito le zone più basse di Volpaia. Sia i mesi primaverili che quelli estivi sono stati caratterizzati da temperature più alte della media e da scarsissime precipitazioni con conseguente scarso sviluppo della vegetazione e ridotta fruttificazione. Alcune provvidenziali piogge cadute intorno al 10 settembre hanno permesso alle viti di portare a termine il processo di maturazione. La vendemmia è stata anticipata e la produzione è stata particolarmente scarsa.
Il vino della messa.
Molte sono le teorie sull’origine del nome di questo vino ma più probabilmente il nome deriva dal fatto che il Vinsanto viene usato durante la messa. Il Vin santo di Volpaia è ottenuto dalla pigiatura, a Febbraio, delle uve passite di Trebbiano e Malvasia, maturate poi su lieviti autoctoni per almeno 5 anni. L’appassimento e l’affinamento avviene nella Vinsantaia, un sottotetto dove le forti escursioni termiche consentono una naturale evoluzione del Vinsanto.